mercoledì 4 maggio 2011

Lezione 1: tagliare

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Cari futuri Presidenti, che smaniate dalla voglia di essere temuti e rispettati, che vorreste disporre a piacimento dell'altrui sesso (qualunque sia il vostro), e che reclamate la proprietà delle menti dei vostri figli. Avete sempre sognato di essere qualcuno, ma per ora vi fate fregare pure alle riunioni di condominio, in amore ottenete solo lacrime e smartphone fracassati al muro e i vostri figli non sanno se piangere per il proprio futuro o per l'inglorioso passato che voi rappresentate.

C'è una sola uscita dal tunnel dell'anonimato, si chiama
LABORATORIO DI MANIPOLAZIONE MEDIATICA.

Volete diventare così potenti da potervi permettere qualsiasi cosa? Volete conoscere tutti i trucchi per assoggettare il prossimo senza che nessuno se ne accorga?
Innanzitutto procuratevi un curatore d'immagine, poi un appoggio politico e infine un mezzo di comunicazione. E rivolgetevi a me, lo Specchio, il più titolato a spiegarvi tutto quello che c'è da sapere su come si manipola la realtà per apparire affascinanti, competenti, carismatici, infallibili.

Non pensiate che sia facile, ci vuole talento e una grande quantità di denaro che sono pronto ad accettare, pur di vedervi lassù, in vetta al mondo. Se avete i primi due le tecniche si possono imparare e questo corso è ciò che vi mancava.



Come in tutte le cose, inizieremo gradatamente, dalle basi e vi seguiremo passo passo, fino al raggiungimento del vostro primo milione, miei nuovi signor Bonaventura. E se dalle basi si deve iniziare, la prima puntata del nostro corso è dedicata al più importante dei fondamentali della gloriosa arte della manipolazione cinematografica, televisiva, ma soprattutto telegiornalistica: il taglio.

Usate sempre le forbici a punta tonda

Esercizio 1

Se non avete mai provato ad intervistare vostro nonno sui bei tempi della gioventù, correte a procurarvi una telecamerina, piazzatela di fronte al vecchio e premete REC. Andate, io vi aspetto.

Fatto?

Vi potrà sembrare, dal vivo, che l'anziano vi abbia raccontato un sacco di aneddoti interessanti. Ma procuratevi un pacco di patatine con più gusto e sedetevi in poltrona a riguardare il girato. L'occhio impietoso della telecamera vi dimostrerà che solo il 10% di quello che ha detto il povero vecchio è da conservare. Il resto sono divagazioni, impasti di saliva, voli pindarici confusi tra il glorioso mondiale del '34 e la zuppa di fagioli che cucinava la nonna, che quella “sì che era bona”.

E allora, di fronte ad un povero anziano ingrippato tagliare è fisiologico, vuol dire semplicemente selezionare il meglio e proporlo agli altri nella forma più efficace. 
Per questo è necessario snellire il discorso del nonno, perché tutti abbiano un felice ricordo di lui quando sarà morto e nessuno abbia a pensare “finalmente quel rincoglionito si è levato dai piedi”, buonanima.

Tutto questo accade nel mondo reale.

Ma nel mondo dei vostri sogni, in cui il capo vi leccherà il posteriore e tutti saranno estremamente interessati a quello che dite, non basterà presentare la realtà per quello che è e neanche pulirla da lungaggini e piccoli errori. Voi, apprendisti stregoni del controllo delle masse, quella realtà non volete solo abbellirla... dovete ribaltarla.

E allora ecco un esempio pratico di quello che si può arrivare a fare, con poco sforzo:



Come potete vedere non ci vuole molto per cambiare una affermazione. Ma chiaramente ci sono piccoli accorgimenti che renderanno la vostra vita ancora più semplice.

Insegnamento #1 - Coprite bene i tagli

Le prima regola da imparare quando si ribalta una realtà è non darlo a vedere. Tutte le correzioni, e così anche i vostri doverosi tagli, meno si notano più sono fini. Assicuratevi che gli operatori alle vostre dipendenze abbiano tante immagini di copertura, in gergo detti fegatelli.

I fegatelli si possono usare per fare degli ottimi crostini.
Sì, questo è anche un blog di cucina. Come questo. E questo.

In questo modo ogni taglio potrà essere nascosto più facilmente. Se fate un'intervista potrete girare a parte dettagli sulle mani, immagini della stanza, primi piani degli occhi, o la immancabile faccia inespressiva del giornalista sul vostro libro paga. Se invece siete in uno studio televisivo non potrete fare a meno del classico stacco sul pubblico. Ogni volta che a Le Iene o Zelig (o qualsiasi altro show TV non in diretta) il presentatore si incarta, qualcuno dice qualcosa di sconveniente, c'è un problema tecnico o la scena è da rifare, la camera inquadra il pubblico in modo che nessuno si accorga del taglio. Il medium John Edward il quale nei suoi show televisivi ha fatto credere a metà degli americani di avere facoltà paranormali, ha utilizzato gli stacchi sul pubblico in continuazione, per non mandare in onda le innumerevoli occasioni in cui le sue tecniche di cold reading non avevano successo. Insomma che siate ad un importante convegno, in un servizio del telegiornale, in uno show delle vostre reti televisive o in un seguitissimo podcast sul web, fate sempre attenzione ad avere abbastanza immagini di copertura e cameramen compiacenti.

Insegnamento #2 - Siate vaghi

Se avete intenzione di inquinare il mondo politico con la vostra presenza, l'utilizzo di un linguaggio sufficientemente contorto potrà essere di grande aiuto per facilitare la manipolazione dei vostri discorsi a fin di bene. Ad esempio Elio, il simpatico leader del video, dice:
È innegabile che la chiesa stia facendo di tutto per aiutare gli immigrati a compiere ignobili reati. La nostra coalizione è sempre stata dalla parte del Vaticano, benché l'operato di quei preti che offrono cibo e riparo a questi extracomunitari indegni non può che essere da condannare.
Una persona normale la riassumerebbe in un sofisma del genere:
La chiesa dà rifugio agli immigrati. Tutti gli immigrati sono delinquenti. Quindi, l'operato della chiesa è da condannare.
Rivelando in questa forma così diretta le proprie sostanziali contraddizioni.

Scegliere un linguaggio ambiguo è in generale importante per creare quel po' di nebulosa che basta per avere il consenso di tutti. Ma questo sarà probabilmente tema di una prossima lezione. Quello che è necessario tenere a mente è che nell'ambito della manipolazione mediatica tramite tagli, un linguaggio contorto e poco chiaro è di grande aiuto al montatore. L'utilizzo di doppie negazioni anche quando il concetto è puramente affermativo, di proposizioni avversative, di avverbi altisonanti e aggettivi popolari, intercalati con le giuste pause, saranno una manna dal cielo per lo sfigato davanti allo schermo che dovrà tagliuzzare e tagliuzzarvi per mantenere alto il consenso dell'opinione pubblica.

Cosa abbiamo imparato

  • I tagli sono uno strumento usatissimo per camuffare la realtà e in alcuni casi la possono addirittura ribaltare.
  • Perché i tagli non si vedano è necessario girare molte immagini di copertura o fegatelli.
  • Un linguaggio vago aiuta a confezionare tagli migliori e sarà più facile per voi affermare di essere fraintesi.

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